Adolf Hitler nacque in Austria il 20 aprile 1889, e dedicò
la sua vita alla realizzazione del piano politico esposto nel 1924 nel Mein Kampf , "La mia vita", scritto in prigione dopo
un fallito tentativo di colpo di stato.
Il suo regno di terrore potè iniziare legalmente nel 1933, grazie
al 44% dei voti del Partito Nazionalsocialista, e all'8% del Partito
Nazionalista (20,5 milioni in tutto), ottenuti alle elezioni: a dimostrazione
del paradosso che un dittatore può anche arrivare al potere democraticamente.
L'espansione
del Terzo
Reich iniziò nel 1938 con l'annessione dell'Austria, e raggiunse
al suo massimo un'estensione da Capo Nord al Sahara, e dalla Normandia
al Caspio. La contrazione iniziò nel 1942 con le sconfitte di
Stalingrado e di EI Alamein, e si concluse il 9 maggio 1945 con l'entrata
dei russi a Berlino. Poco prima, il 30 aprile, Hitler si era ucciso
con un colpo di pistola nel suo bunker.
Sessant'anni dopo, mentre nel mondo si sta organizzando un Quarto Reich che va dagli Stati Uniti al Mediterraneo, abbiamo parlato
del Terzo col sanguinario vegetariano che l'ha comandato per dodici
anni.

Führer, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il suo nome
è diventato sinonimo del male. Cosa ne pensa?
La storia è sempre stata scritta dai vincitori, e il bene è
ciò che sta dalla loro parte.
Se avessimo vinto noi, sinonimo del male sarebbe diventati i nomi di
Churchill o di Roosevelt.
Non crede che ci siano motivazioni oggettive, oltre alla sconfitta?
Stalin la guerra l'ha vinta, eppure anche il suo nome è diventato
sinonimo del male.
Milioni di persone non l'hanno pensata così, su Stalin, prima
e dopo la guerra: quanti russi hanno pianto, quando è morto?
Temo che lei non sappia molto nè dello stalinismo, nè
del nazismo, a parte ciò che le ammaniscono i Ministeri della
Propaganda, del suo paese e di quello che lo comanda.
Ministeri della Propaganda? E quali sarebbero i nostri Goebbels?
(2)
Per parlarle in termini che lei può capire, se il nostro era
il totalitarismo inumano del 1984 di Orwell, il vostro è
oggi il totalitarismo dal volto umano del Mondo nuovo di Huxley.
l suoi Ministeri della Propaganda sono dunque il cinema e la televisione:
se vuole trovare i nuovi Goebbels, li cerchi fra gli Spielberg e gli
Zeffirelli, o fra i Murdoch e i Berlusconi.
Cosa voleva insinuare, fra l'altro, con quel "paese che
ci comanda"? Che l'ltalia sarebbe una colonia degli Stati Uniti?
E non lo è, forse? Da quando siete stati occupati, nel 1944,
non vi siete più liberati. A tutt'oggi ci sono 125 basi e 35.000
truppe statunitensi in Italia: è indipendenza questa? In Germania,
poi, stiamo ancora peggio. Quella che voi chiamate liberazione, fu soltanto
la sostituzione di un'occupazione militare a un'altra, meno esibita
ma non meno effettiva.
Non vorrà negare, però, che il nazismo si è
macchiato di crimini contro l'umanità mai visti prima.
Ah, sì? E quali?
Anzitutto, lo sterminio di sei milioni di ebrei.
Non dica cretinate. Il mio modello per la soluzione del problema ebraico
è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo
problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei diciotto
milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord. Quanti indiani
rimangono negli Stati Uniti, oggi? Qualche centinaio, mantenuti in riserve
come i bisonti. E quanti ebrei rimangono invece, al mondo? Milioni,
e hanno addirittura uno stato tutto per loro: il quale, tra l'altro,
sta mostrando di aver imparato la nostra lezione sul come trattare le
minoranze etniche.
Lei è proprio un senza Dio!
Senza il Dio degli ebrei, magari. Ma avevamo il vostro: non è
forse stato Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, a dire che
"tutti gli assassini dell'Olocausto erano cristiani, e il sistema
nazista non comparve dal nulla, ma ebbe profonde radici in una tradizione
inseparabile dal passato dell'Europa cristiana?" Non senza
motivo le mie SS portavano scritto Gott mit uns sulla fibbia
della cintura.
La Chiesa non la pensa certo così!
Ma se, da quando Rolf Hochhuth ha rotto l'incantesimo con Il vicario
nel 1963, non si fa che parlare del silenzio di Pio XII nei confronti
di quello che voi chiamate Olocausto! E poi, lei non ha certo letto
il mio Mein Kampf, che immagino non sia facile da trovare nelle
vostre librerie: se l'avesse fatto, ricorderebbe però che il
progetto per il trionfo del nazismo era modellato sulla tenace adesione
ai dogmi e sulla fanatica intolleranza che hanno caratterizzato il passato
della Chiesa cattolica.
In ogni caso, basterebbe a condannarvi il disprezzo per la vita
umana di civili innocenti che avete dimostrato durante la guerra.
Questa la vada a raccontare agli abitanti di Amburgo e di Dresda, sui
quali avete riversato le "tempeste di fuoco" che
ne hanno ucciso un milione. O a quelli di Hiroshima e Nagasaki, trecentomila
dei quali sono stati inceneriti da due bombe atomiche: nessuna propaganda
può cancellare il fatto che i "cattivi" nazisti non
hanno costruito queste armi di distruzione di massa, mentre i "buoni"
Stati Uniti le hanno non solo costruite, ma usate!
Almeno, non vorrà negare la sua aberrante politica eugenetica.
Perchè mai dovrei negarla? Era un mezzo per ottenere la purezza
della razza. Ma non capisco cosa ci trovi di aberrante: la mia legge
del 1933, per la prevenzione dei difetti ereditari, era esplicitamente
basata sul modello statunitense di Harry Laughlin, al quale noi demmo
per questo motivo una laurea ad honorem nel 1936 a Heidelberg.
Lo sa, lei, che la prima legge per la sterilizzazione di "criminali,
idioti, stupratori e imbecilli" fu promulgata nel 1907 dall'Indiana?
Che fu poi imitata da una trentina di stati americani, e dichiarata
costituzionale nel 1927 dalla Corta Suprema? Che negli anni '30 furono
sterilizzati 60.000 individui negli Stati Uniti, metà dei quali
nella sola California? E che negli anni '50, dopo la guerra, furono
castrati 50.000 omosessuali?
Non vorrà dire che gli Stati Uniti, il melting pot,
sono un paese razzista!
Lei è proprio un ingenuo! Secondo lei, contro cosa manifestava
Martin Luther King, ancora negli anni '60? E chi scrisse Il passaggio
della Grande Razza nel 1916?
Chi?
Madison Grant, amico di Theodore Roosevelt. (3)
Quando il libro fu tradotto in tedesco, gli mandai una lettera entusiasta,
di cui lui fu molto compiaciuto. E a proposito di Roosevelt, non dimentichi
che Pierre van der Berghe, studioso della razza, l'ha messo insieme
a me e a Hendrik Verwoerd, l'artefice dell'apartheid sudafricano,
nella Trinità del Razzismo del Novecento.
Di questo passo, arriverà a dire che gli Stati Uniti furono
anche un paese nazista!
Gli Stati Uniti non possono aver seguito il nazismo, perchè l'hanno
preceduto e ispirato. In fondo, volevamo entrambi una cosa sola: come
cantavano le mie SS, Morgen die ganze Welt [mattino tutto il
tempo]. Purtroppo il mondo era quasi tutto nelle mani delle potenze
coloniali, e bisognava toglierglielo con la forza. Il "male"
di cui ci hanno accusati era tutto qui: voler fare a loro ciò
che essi avevano fatto ad altri. Noi abbiamo fallito, ma gli Stati Uniti
stanno portando a termine quello che era il nostro vero progetto: il
dominio globale (militare, politico ed economico) del pianeta.
È questa, dunque, l'eredità del nazismo?
L'ha già dichiarato Otto Dietrich zur Linde, (4)
il giorno prima della sua esecuzione, nell'intervista rilasciata all'argentino
Borges, poi pubblicata col titolo Deutsches Requiem: il nazismo
era un'ideologia così ben congegnata, che l'unico modo per sconfiggerla
era di abbracciarla. Noi volevamo che la violenza dominasse il mondo,
e il nostro scopo è stato pienamente raggiunto.
Non abbiamo vissuto e non siamo morti invano.

(1)
Matematico e docente universitario, è autore di numerosi testi
scientifici e divulgativi, oltre che brillante polemista
(2) Ministro dell'informazione e della propagaganda del Terzo Reich
(3)
Presidente degli
USA dal 1901 al 1908, da non confondersi con Franklin D. Roosevelt (1933-1945)
(4) Personaggio di un racconto di Borges
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