PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Con decreto in data 14 giugno 1947 - Disp. 33 - Pag. 3422 - è
stata concessa la
MEDAGLIA D'ORO
al Valor Militare coll'annesso soprassoldo di L. 1.500. - annue al
FRIULI e per esso alla CITTÁ DI UDINE
«Fedele alle tradizioni dei padri, anelante a riscattarsi dalla
tirannide e a rinascere a libertà, il Popolo Friulano, dopo l'8
settembre 1943, sorgeva compatto contro l'oppressione tedesca e fascista,
sostenendo per 19 mesi una lotta che sa di leggenda.
A domarne la resistenza, il tedesco guidava e lanciava, in disperati
sforzi, orde fameliche di mercenari, mentre il livore fascista a servizio
della barbarie, tradiva il generoso sangue del popolo. La fede ardente
e l'indomito valore delle genti friulane vincevano sulle rappresaglie,
sul terrore, sulla fame. Nelle giornate radiose dell'insurrezione, i
suoi ventimila partigiani, schierati dai monti al mare, scattavano con
epico eroismo per ridonare a vita ed a libertà la loro terra.
Duemilaseicento morti, milleseicento feriti, settemila deportati, ventimila
perseguitati che sentono ancora nello spirito le ansie e i patemi e
nelle carni il bruciore delle ferite e delle torture, testimoniano il
cruento e glorioso sacrificio offerto dal popolo alla madre comune,
e dai roghi ardenti dei paesi distrutti si leva al cielo la sacra fiamma
dell'amore per l'Italia e per la libertà».
(Settembre 1943 - Maggio 1945)
II Presidente del Consiglio dei Ministri rilascia il presente brevetto
per attestare del conferito onorifico distintivo.
Roma, 19 settembre 1949
Il Presidente del Consiglio dei Ministri
f.to A. De Gasperi
Registrato alla Corte dei Conti addì 10 luglio
1947. Registro Presidenza 8 foglio 333
ascolta o scarica l'audio
MOTIVAZIONE PER LA CONCESSIONE
DELLA
MEDAGLIA D'ARGENTO
AL VALOR MILITARE ALLA GENTE CARNICA
Decreto del Presidente della Repubblica 5 aprile 1979
registrato alla Corte dei Conti, addì 28 giugno
1979 registro n. 18 Difesa, foglio n. 133
È concessa la seguente ricompensa al valor militare per attività
partigiana:
MEDAGLIA D'ARGENTO
Comune di TOLMEZZO (Udine)
La gente carnica, che già durante
il primo conflitto mondiale aveva subito una dura invasione e dato alla
patria la vita di millecinquecento suoi figli, osò, dopo l'8
settembre 1943, lanciare una intrepida sfida all'invasore nazista e
al suo alleato fascista, realizzando la Zona Libera della Carnia, lembo
indipendente d'Italia retto dal governo democratico del C.L.N., formato
da civili.
Così, con una continua, eroica e tenace lotta, le divisioni partigiane
«Garibaldi» e «Osoppo», con l'appoggio delle
popolazioni locali, uomini e donne, le quali rinnovarono le gesta delle
«Portatrici» del 1915-18, liberarono una estensione di 3500
chilometri quadrati, e comprendente ben 42 comuni.
La difesa della Zona Libera e della sua capitale Ampezzo, costrinse
l'occupatore a distogliere numerosi reparti di vari fronti operativi
per impiegarli nella repressione che costò ben 3500 caduti partigiani
e civili, migliaia di deportati ed internati, efferati eccidi, saccheggi,
disumane rappresaglie soprattutto nei comuni di Enemonzo, Forni Avoltri,
Forni di Sopra, Forni di Sotto, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico,
Sutrio e Villa Santina.
La gente carnica seppe resistere fino alla gloriosa insurrezione di
primavera che in Carnia si potè considerare conclusa solo il
10 maggio 1945.
Tolmezzo, 8 settembre 1943 - 10 maggio 1945
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