|
AUGE UM AUGE OCCHIO PER OCCHIO DENTE PER DENTE! Il Comandante della Zona d'operazione Litorale Adriatico Terrore contro terrore, 1. Dobbiamo sostituire la forza numerica che ci manca con la durezza nella condotta della guerra, energia nell'azione e abnegazione di ogni singolo. 2. Nessun riguardo per le proprie comodità. Nessuno può pretendere un "quartiere invernale." Cercare il nemico dove ne sia accertata la presenza, fosse sulla vetta del Monte Nevoso o del Tricorno. Bisogna perseguitarlo a morte. 3. Il nemico realizza i suoi misfatti principalmente di notte. Di conseguenza dobbiamo trasformarci anche noi in animali notturni e imparare a bloccare di notte le trame notturne del nemico. Sono necessari rapidi spostamenti. 4. Solo l'attacco conduce alla meta. Chi in caso di attacco nemico si rintana, è perduto in partenza. In ogni caso crea difficoltà ai comandi, che devono impiegare forze per stanarlo. Non conosco casi di bande che abbiano resistito sino all'ultimo di fronte a un serio attacco, foss'anche di piccolissime unità. Conosco invece molti casi in cui sono stati sopraffatti caposaldi e distrutti reparti perché si limitavano alla difensiva. 5. Tutto dipende dall'energia e dall'abnegazione dei comandanti. In caso di impiego di una forza superiore a un plotone, il comando spetta personalmente al comandante di compagnia. In caso di impiego di una forza superiore a una compagnia, il comando spetta personalmente al comandante di battaglione. In caso di impiego di una forza superiore ad un battaglione, il comando spetta personalmente al comandante di reggimento. 6. Nella lotta è giusto e necessario tutto ciò che conduce al successo. Coprirò personalmente ogni misura che sia conforme a questo principio. 7. Nel trattamento dei banditi e dei loro volontari collaboratori si impone estrema durezza. I banditi catturati devono essere impiccati o fucilati. Chi appoggia volontariamente le bande accordando ricetto o sostentamento, nascondendo la loro presenza o con altri mezzi, è degno di morire e di soccombere. 8. Chi sia stato comprovatamente costretto con il terrore a prestare passivamente aiuto alle bande deve essere trattato con maggiore mitezza (per esempio deportato al lavoro coatto). 9. Bisogna risparmiare chi sia innocente. É importante conquistare e conservare la fiducia e la collaborazione delle parti della popolazione ben disposte nei nostri confronti con un trattamento equo e corretto. É triste, ma d'altronde inevitabile, che nella lotta rimangano talvolta stritolati nei beni e nella vita anche innocenti. Essi ne rendano grazie alle bande. Non siamo stati noi a inaugurare la guerra per bande. 10. Misure collettive contro villaggi, ecc. possono essere comminate soltanto in rapporto diretto di luogo e di tempo con azioni di combattimento e soltanto da ufficiali di grado da capitano in su. Esse avranno luogo quando la popolazione nel suo complesso abbia volontariamente appoggiato le bande. Per il resto, le misure collettive abbisognano della mia autorizzazione. VI. Non è il caso di approfondire ulteriormente in questa sede che cosa è prescritto, che cosa consentito o proibito. Dopo tre anni di guerra per bande ogni comandante sa senz'altro che cosa si conviene. Valgono anche nella Zona d' operazione L. A. i principii di cui alI'«Istruzione per la lotta contro le bande in oriente.» VII. In conclusione: Le bande dal punto di vista numerico sono di molte volte a noi superiori. Esse mirano a ucciderci con la segreta insidia. In tal modo, e per mezzo del sabotaggio di ogni tipo, esse vogliono recare aiuto ai Sovietici, agli Inglesi e agli Americani nella lotta di annientamento che essi conducono contro il popolo tedesco che lotta duramente per la sua esistenza e contro la nostra patria. Il nostro compito è quello di annientare le bande. Si impone l'estrema durezza contro le bande e nei confronti di noi stessi. Solo l'attacco conduce alla meta. Ma decisivo è sempre il comandante. Tutto dipende dalla sua energia, dalla sua abnegazione, dal suo slancio e dalla sua aggressività. Questo vale per tutti, dal caporale al generale. Agite di conseguenza! [a mano: bene] f.to
Kübler
|