|
Berlusconi e la P2
|
Il numero
di tessera della P2 assegnata al Cavalier Berlusconi è:
tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data
di affiliazione 26 gennaio 1978.
Nella
relazione finale della Commisione parlamentare d’inchiesta
sulla loggia P2 si legge: "...alcuni operatori (Genghini,
Fabbri, Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di la’
di ogni merito creditizio...". Le due grandi banche,
infatti, che danno credito a Berlusconi sono la Banca Nazionale
del Lavoro e il Monte dei Paschi di Siena, dove durante gli anni
‘70 la P2 è più attiva. Il Monte dei Paschi
concede tra il ‘70 e il ‘79 70 miliardi di mutui fondiari
a Berlusconi a tassi fra il 9 e il 9,5%.
Il
10 Aprile 1978 Berlusconi inizia una collaborazione come editorialista
sul maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera,
proprio quando la loggia P2 acquisisce, come dice la commissione
parlamentare d’inchiesta "il controllo finanziario
e gestionale del gruppo Rizzoli."
Interpellato
su Licio Gelli, Berlusconi risponde: "Anch’io come
50 milioni di italiani, sono sempre in curiosa attesa di conoscere
quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio
Gelli. Anni di inchieste sono serviti solamente ad offrire alle
varie fazioni politiche un terreno di lotta e di calunnie facile
quanto strumentale."
FALSA
TESTIMONIANZA SULLA P2
Nel
1990 la corte d’appello di Verona denuncia Silvio Berlusconi
con la seguente motivazione: "...Ritiene il collegio
che le dichiarazioni dell’imputato non corrispondano a verità.
In sostanza infatti secondo il Berlusconi la sua definita adesione
alla P2 avvenne poco prima del 1981 e non si trattò di
vera e propria iscrizione, perchè non accompagnata da pagamenti
di quote appunto di iscrizione, peraltro mai richiestegli. Tali
asserzioni sono smentite:
A) Dalle risultanze della commissione Anselmi.
B) Dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al G.I.
di Milano, e mai contestate, secondo cui la sua iscrizione alla
P2 avvenne nei primi mesi del 1978.
C) Dagli atti della commissione parlamentare ed in particolare
dagli elenchi degli affiliati, sequestrati in Castiglion Fobocchi
figura il nominativo del Berlusconi (numero di riferimento 625)
e l’annotazione del versamento di lire 100.000 come eseguito
in contanti in data 5 maggio 1978, versamento la cui esistenza
risulterebbe comprovata anche da un dattiloscritto proveniente
dalla macchina da scrivere di proprietà di Gelli...".
Nel
1990 la Corte d'appello di Venezia condanna Silvio Berlusconi
per aver giurato il falso davanti ai giudici, a proposito della
sua affiliazione alla loggia massonica P2. Secondo
voi, c'è mica stata un'amnistia che ha estinto il reato? |