Mansueto Nassivera "Leone" |
Nato a Forni di Sotto (Udine) il 16 giugno 1915, caduto alla galleria di Noiaris, Arta Terme (Udine) il 24 giugno 1944, Comandante Btg. Garibaldi “Carnia”. Medaglia di Bronzo al Valor Militare (Russia, 1942) e Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria (Lotta di Liberazione, 1944).
Alpino dell'8° Reggimento, reduce dalla campagna di Russia, decorato con Medaglia di Bronzo al V.M., dopo l'8 settembre del 1943 torna a Forni di Sotto, dove incontra Augusto Nassivera, con il quale si unirà alle prime formazioni garibaldine assumendo il nome di battaglia “Leone” e diventando in breve comandante di un distaccamento del Btg. Garibaldi “Carnia” operante nella zona di Forni Avoltri. Dopo l'incendio, perpetrato il 26 maggio del 1944 da formazioni militari nazifasciste a Forni di Sotto (Udine), Mansueto Nassivera si prodiga nel procurare beni e materiali di sostentamento per la popolazione, ed è degna di nota la sua richiesta, scritta ad un collaboratore, di cercare anche dei libri per la futura biblioteca del paese liberato (da Forni di Sotto – Un paese segnato dal fuoco, di Erminio Polo). Il 16 giugno del 1944, attacca di sorpresa con i suoi uomini una pattuglia di tedeschi che scendevano da Sappada e ne ha la netta superiorità. Mansueto Nassivera muore il 24 giugno 1944, nel tentativo di salvare uno dei suoi uomini ferito durante l'attacco, da lui condotto sopra la galleria di Noiaris, a una colonna di automezzi tedeschi di ritorno da Paluzza. Per questo atto eroico gli viene conferita la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria, ma sul luogo del suo sacrificio non è stata posta alcuna targa commemorativa.
Motivazione Medaglia di Bronzo al Valore Militare per la Campagna di Russia: “Puntatore di cannone da 47/32, ferito gravemente durante un duro combattimento difensivo, con ammirevole sangue freddo, incurante del violento tiro avversario continuava impavido a far fuoco finché non riusciva a smontare un pezzo nemico che più disturbava l'azione delle nostre fanterie. - Nowo Kalitwa – Don, (Russia), 24 dicembre 1942.”
Motivazione Medaglia d'Argento al Valore Militare alla Memoria per la Lotta di Liberazione: “Ardimentoso e deciso combattente della lotta partigiana, già segnalato per lunga e coraggiosa attività, particolarmente si distingueva nell'attacco, condotto alla testa della sua formazione, contro 12 automezzi tedeschi. Scompigliata l'autocolonna e danneggiato il materiale già stava ritirandosi con i suoi quando gli veniva segnalato essere rimasto ferito sul terreno un partigiano. Dato ordine agli uomini di proseguire la ritirata tornava indietro da solo per portare soccorso al dipendente. Circondato dalle S.S. si difendeva bravamente ed, esaurite le munizioni, si toglieva la vita prima di cadere nelle mani del nemico. - Galleria di Piano d'Arta (Udine), 24 giugno 1944.” Decreto 16 gennaio 1957, registrato alla Corte dei conti il 23 dicembre 1957, Presidenza, registro 15, foglio 364.
da: ANPI Donne e Uomini della Resistenza
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